- Per coloro che desiderano godere dei benefici dell’attività fisica, è importante conoscere innanzitutto come abbinare le sedute per la forza muscolare a quelle a carattere maggiormente aerobico.
- Si ricorda che l’alimentazione quotidiana e i timing di assunzione di alcuni nutrienti come carboidrati e proteine possono potenziare gli effetti metabolici dell’allenamento e per questo è necessario conoscere quali nutrienti e relative quantità assumere durante e dopo le sedute di allenamento e con quali tempistiche.
- In ambito fitness, infine, anche la betaina si è dimostrata essere una sostanza vantaggiosa per massimizzare gli effetti dell’allenamento e ridurre eventuali svantaggi.
Se l’allenamento è il re, l’alimentazione è la regina affermava Jack Lalanne. Le scelte nutrizionali, quando abbinate all’allenamento, permettono di ottimizzarne gli stimoli e raggiungere risultati superiori al solo allenamento. Non è sufficiente incrementare l’apporto calorico o nutrienti come carboidrati o proteine.
È necessario conoscere le tempistiche rispetto all’allenamento con cui alimentarsi e considerare la quantità utile dei nutrienti o loro miscela, se il desiderio è quello di ottimizzare gli stimoli attivati attraverso l’allenamento.
Il continuo ricambio delle proteine nell’organismo
Se valutiamo, però, quello che succede nel corso di una singola giornata, ci accorgeremmo che in realtà avvengono continue variazioni. Quando un individuo è a digiuno da varie ore, infatti, a prevalere è la demolizione delle proteine; si riduce di conseguenza il patrimonio proteico del corpo (in particolare la massa muscolare). La situazione si inverte – e il bilancio delle proteine torna in parità – quando in un pasto vengono inserite anche le proteine.
Ecco perché, per esempio, è fondamentale inserire una porzione di proteine nella prima colazione dopo cioè il lungo digiuno notturno.
L’allenamento per la forza, invece, stimola la sintesi di nuove proteine muscolari nel corso dei due giorni successivi alla seduta in palestra; tale sintesi è massima nei primi 40 minuti che seguono la seduta, rimane elevata nelle 3 ore successive all’esercizio, si dimezza dopo 24 ore, ma – pur essendosi ridotta ad un terzo – è ancora attiva dopo 48 ore.
Quante proteine servono allo sportivo
Questi apporti soddisfano il soggetto sedentario, ma non lo sportivo.
Il turn over proteico, ovvero il fisiologico ricambio di “mattoncini”, è tanto maggiore quanto maggiore è la massa magra e la frequenza delle sedute di allenamento o eventuali competizioni. Il fabbisogno di proteine dello sportivo, dunque, è ancora maggiore in seguito all’attività muscolare, come la seduta per la forza, e anche questo è un fattore che aumenta la richiesta proteica quotidiana.
Il fabbisogno di proteine, però, non è superiore solo quando si eseguono sedute specifiche in palestra, bensì c’è anche da considerare che – soprattutto negli sforzo prolungati come nelle master class – le proteine vengono utilizzate anche come fonte di energia, sebbene in misura minore nei soggetti meglio allenati.
Le proteine? Non tutte in una volta. Ecco come suddividerle
Se l’obiettivo è quello di sfruttare al meglio la sintesi proteica derivata dall’allenamento in palestra, infatti, è un errore consumare un’elevata quantità di proteine in un unico pasto. Per ottenere il massimo stimolo della sintesi proteica, un adulto deve assumere circa 90 g di proteine al giorno, distribuendole in uguali quantità di circa 30 g in ognuno dei pasti principali, o comunque una quantità non inferiore a 0,3 g di proteine/kg/peso.
Tuttavia, in questo modo non è stimolata al massimo la sintesi proteica. È fondamentale un maggior equilibrio e ripartizione del fabbisogno proteico in ogni pasto e spuntino.
La finestra anabolica e l’assunzione delle proteine
Più potenza con la betaina
Per questo motivo l’assunzione di betaina si dimostra vantaggiosa per ridurre la disidratazione in caso di sedute di allenamento prolungate e/o condotte in ambiente caldo e chiuso (es. sedute di Group Cycle o Skillathletic), e quando abbinata ad un programma per la forza muscolare di almeno 15 giorni sembra favorire anche il potenziamento muscolare. Per godere del beneficio della betaina sull’idratazione sono necessari 1,25 g di betaina. L’idratazione sembra essere maggiore quando questa viene miscelata a sali minerali.
Per favorire la muscolazione, invece, la quantità è superiore, pari cioè a 2,5 g. In questo secondo caso sarebbe ottimale miscelare la betaina alla quantità opportuna di proteine in polvere e sfruttare il timing di assunzione. Attenzione però. Nonostante gli studi scientifici affermino tali quantità si ricorda che la dose di betaina giornaliera ammessa dall’E.F.S.A. (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) è pari a 1,5 g.
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